Asclepiade di Samo (III sec. a.C.)


Bevi, Asclepiade! perche' queste lacrime?
Ma che cos'hai? Non sei tu solo preda
della spietata Cipride, ne' solo
su di te Eros amaro tese l'arco
e le sue frecce.  Perche', ancora vivo,
stai tra la cenere?  Beviamo il succo
puro di Bacco. Cosi` breve e` il giorno!
O aspettiamo la lampada, compagna 
del sonno?  Ma via beviamo, disperato 
amante! Tra non molto
la nostra lunga notte dormiremo.

            Trad. S. Quasimodo
(Contributo di UP)


Che birichina e` Didima! Rapito
sono; e mi struggo come cera al fuoco
solo a guardarla.
Troppo bruna? Che importa! Anche i carboni
se tu li accendi,
splendono come calici di rosa.
(Contributo di Muin Masri)


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Last modified: Sat Dec 13 07:45:04 EST 1997

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